Apologia Isekai

Salve sono Nael256 ed oggi sono qua per parlarvi degli Isekai, al di là del titolo pomposo, il seguente contenuto è senza pretese, più una disanima, di un Sottogenere che sta venendo usato fin troppo male.

Iniziando a definire vagamente cosa sia l'Isekai, non da farne un lemma (anche perchè non ho competenze in ciò); Sottogenere spesso Fantasy in cui il Protagonista finisce in un altro Mondo.
Semplice, allora lo definisco Sottogenere perchè in se l'Isekai non è in grado di sorreggere l'intera storia, di conseguenza non può essere definito direttamente come Genere (provate a creare una storia in cui una persona finisce in un altro Mondo, difficilmente regge) e da cui dopo deriva la natura spesso Fantasy, in quanto non deve per forza esserci la magia in un Isekai, anche se il finire in un atro mondo spesso passa per quest'ultima e per finire la parte veramente essenziale, ovvero che il Protagonista finisca in un altro Mondo (e non che venga da un altro Mondo, ma ne parleremo più avanti).

Dopo aver definito cosa sia un Isekai ripercorrerei vagamente la sua storia (di nuovo non ho competenze in ciò, ma qualcuno lo doveva fare), trovare un punto preciso da dove partire è complicato, anche perchè dalla definizione trattata ciò non si circoscrive al Giappone, non ostante il termine sia di tale origini con Isekai (異世界) che letteralmente è composto da sekai (世界) che vuol dire mondo e i (異) che vuol dire diverso, quindi Mondo Diverso, le sue origini a livello di tropes (topos, da non confondere con un tropo), non devono per forza essere assunte al solo Giappone.
Possiamo riscontrare gli elementi di questo Sottogenere in diverse culture, dal mito alla fiabe, dal 
Epopea di Gilgames a Urashima Taro e la Tartaruga, con la prima considerato il racconto più antico al mondo, dove Gilgames tra le altre cose viaggia per Mondi fantastici, principalmente in direzione della Montagna della Vita, però è ben lontana dalla nostra definizione, infatti la storia non è Gilgames in un altro Mondo, la seconda invece non ostante venga attribuito al Isekai, lo è soltanto per via della natura Giapponese del opera, ma con la sua andata e ritorno al Palazzo del Drago Urashima si avvicina di più a come abbiamo definito l'Isekai.
Entrambe le opere hanno però delle ragioni antropologiche più che essere effettivamente vicine al Sottogenere, infatti dovrebbero (è l'ultima volta, ma ripeto 
non ho competenze in ciò) derivare dal senso di esplorazione intrinseco che fa effettivamente collocare questi luoghi sempre nel nostro di Mondo, uno stacco da ciò viene di più con la scoperta delle Americhe (e di conseguenza di tutto il mondo, con la 
Spedizione di Ferdinando Magellano che per la prima volta portò alla circumnavigazione completa), a dare una svolta sulle storie di luoghi fantastici e magici, anche se la tradizione vuole che i luoghi fantastici facciano parte del nostro di Mondo, ciò non vuol dire che si debba considerare Isekai solo i Mondi Paralleli, ed ignorare opere come la Divina Commedia (miglior fanfiction storica Isekai di sempre).
Passando in periodi più recenti, possiamo riscontrare l'Isekai in opere di cui forse la più rappresentativa è Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, che sicuramente hanno influenzato opere Isekai, visto non solo alla sua influenza, ma anche popolarità e citazioni a riguardo (soprattutto di opere Giapponesi che se ne ispirano ce ne sono numerose a riguardo), sempre da parte occidentale poi troviamo anche il Meraviglioso Mago di Oz (che è solo 1 di una grandissima serie, ma sicuramente quello più Isekai, insieme agli altri seguiti dove Dorothy torna nelle terre di Oz, considerabile anche la prima serie Fantasy moderna) e le Le cronache di Narnia (serie che dovrei ancora aprfondire), ma sicuramente, soprattutto per la Fantascienza Pulp, immagino che possano esserci numerose opere che non conosco a chi si possa attribuire a posteriori il Sottogenere Isekai.
Andando invece più sul fronte Giapponese, di cui svettano molteplici serie Isekai direttamente nate con l'intenzione di essere tali, riscontrare quale sia la prima opera Isekai mi risulta difficile, per via della difficoltà su cui confermare quale possa essere, per esempio a livello di animazione, consultando Animeclik, il primo a essere uscito è un OVA (Original Anime Video) è Fantastic Adventure Of Yohko: Leda (Genmu Senki Leda) del 1985, con annessa Novel (non mi è molto chiaro, ma dovrebbe essere uscita prima la versione animata, tra l'altro andò molto bene vendendo oltre le 30000 di copie pari a quelle di Vampire Hunter D, almeno così pare), ma ad aver reso popolare il Sottogenere prima che venisse chiamato Isekai è stato sicuramente Jūni Kokuki (12 Kingdoms) del 1992, da lì arrivarono diverse opere che riprendevano direttamente lo stilema del Protagonista che finisce in un altro Mondo.
In realtà ci sarebbe anche Seisenshi Dunbine (Aura Battler Dunbine) del 1983, serie animata che con tra l'altro anche i Mecha, ma non avendolo mai visto o sentito, se non per i Mecha, non ho ancora confermato ciò, comunque andiamo un po' più avanti troviamo serie come Magic Knight Rayearth (conosciuta anche per qualche ragione come Una Porta Socchiusa ai Confini del Sole), El Hazard: The Magnificent World, Fushigi Yuugi - il Gioco Misterioso, I Cieli di Escaflowne, Ima - Soko ni Iru Boku, La Città Incantata, .Hack//Sing (che si differenzia, da quello che ho visto da altri della serie tra Videogioco, Anime e Manga), Zero no Tsukaima (Familiar of Zero), Isekai no Seikishi Monogatari (Tenchi Muyo! War on Geminar) per poi arrivare a lui.
Se conoscete gli Isekai conoscete anche lui, uscito come Web Novel nel 2002, per poi essere pubblicata come Novel nel 2009 per poi avere nel 2012 la trasposizione Anime, non una, ma la; sto parlando di Sworld Art Online, ora questo titolo ancora oggi ha pareri contrastanti (e non voglio sentire per ora pareri di chi lo accusa e chi lo difende) ed anche se credo che un girono ne parlerò (scriverò? insomma quel che è) non è oggi, perchè l'importanza di questo titolo sta nel aver diffuso il termine Isekai, da termine di nicchia, riconosciuto da pochi che negli anni precedenti ha visto un susseguirsi di diverse opere di cui alcune perfino popolare (che ho elencato non a caso alcune prima) a termine usato e conosciuto, ovviamente il merito non è di solo quest'opera, ma le va riconosciuto l'essere stato un punto fondamentale, secondo me al pari di Escaflowne.
Ad oggi, nel bene e nel male ci ritroviamo con un sacco di opere del Sottogenere Isekai, me ne approfitto anche per nominare un paio aneddoti moderni al volo, se volete potete tranquillamente passare al prossimo paragrafo dove finalmente inizia la parte discorsiva sul Isekai, quella parte apologica accennata nel titolo; primo aneddoto, Mushoku Tensei come primo Isekai, c'è stato molto fraintendimento su questo titolo, però sì, è stato uno dei primi a essere taggato come Isekai, infatti con un uscita della Novel nel 2012, dopo Sworld Art Online che ha diffuso il termine, ma tra fan del ultima ora e un rancore generalizzato nei confronti di Sworld Art Online ha portato a diffondere l'idea che Mushoku Tensei sia stato il primo; secondo la figura di Truck-kun non è esclusiva del Isekai, ma è un deus ex macchina, anzi il contrario, dove per dare un pretesto di svolta si fa investire un Personaggio da un Camion (forse un girono approfondirò l'argomento).

Adesso che si ha un contesto più storico possiamo passare al tema principale del articolo, che casso è successo? (no, non ho sbagliato a scrivere cosa) Stereotipi a non finire, un vasto numero di produzioni a bassa qualità, ma soprattutto discussioni che rasentano l'elementare.

Probabilmente le ragioni di ciò stanno ei seguenti elementi che ho notato, popolarità, escapismo, semplicità, che sono ciò che li contraddistingue e li ha portati alla rovina.

Popolarità, che vi piaccia o meno l'Isekai è popolare, non ostante abbia provato a dagli delle radici più storiche, è anche vero che questo Sottogenere è relativamente nuovo, attestandogli volendo un generoso 2000 come anno di riferimento della sua rapida diffusione a quando scrivo non ha più di 30 anni, in prospettiva puramente quotidiana 30 ci sembrano sicuramente molti, ma confrontandolo con altri generi come quello supereroistico o horror è arrivato al suo apice di popolarità più velocemente, probabilmente anche grazie alla diffusione di Internet, ma a confronto di altri generi come ad esempio quello del Litgame è comunque un caso strabiliante.
Ovviamente c'è da specificare che per popolarità intendo diffusione di quest'ultimo, non necessariamente il suo apprezzamento, nello specifico parlo del suo rapporto produzione e vendita, dove anche se purtroppo non sono riuscito a raccogliere precisamente i dati di quest'ultimi nel tempo, mi sono basato su una raccolta approssimativa che mette in modo cumulativo le opere che hanno superato un certo numero di copie, il che mette in relazione solo la velocità delle opere Isekai a confronto di altre, certo dovuto anche da fattori quali maggiore diffusione stampa e aumento di popolazione e capitale.
Ora la popolarità in tal senso non è una buona cosa, si sta andando a saturare il tutto (facilitato anche per ciò che ho indicato come semplicità) dove per ogni opera che si riesce ad affermare altre vengono prodotte per emulare il loro successo attirando lo stesso tipo di pubblico in un circolo vizioso che alla fine crolla, opere che emulano il successo di altre infatti sono contraddistinte da delle premesse accattivanti, ma nel pratico dopo difficilmente riusciranno a proseguire oltre e ne frattempo altre nuove opere inizieranno nel tentativo di attenersi alla moda, finendo solo ad cannibalizzarsi a vicenda.
Sicuramente parte della popolarità degli Isekai è da attribuire anche al essere maggiormente prodotti in Giappone, che attraverso i media è probabilmente il più diffuso al mondo, tanto da arrivare alla leggendaria fascinazione nipponica che viene attribuita da quando si relaziono con l'occidente, ed questa cosa la trovo estremamente affascinante (fantastico qualcosa del genere ma al Italiana), ma tornando sul Isekai, il fatto che la maggior parte, se non perfino tutti quasi, gli Isekai prodotti siano di matrice Giapponese è un grosso problema, generando una situazione ancora più autodistruttiva dove l'unico risultato è implodere.
Nel concreto il paese è in una lenta recessione, in cui la maggior parte delle aziende non sa come innovarsi, questi sono semplici dati facilmente constatabili da tutti, con questo è facile non notare come da lato produttivo nessuno noti il declino di queste opere, con il successo che diventa polarizzante e non si riesca a comprendere perchè una falisca e l'altra no, ed questo non vale solo per l'Isekai, il contenuto, ma anche la forma, dove per riuscire a sostenere il mercato del fumetto si deve pubblicare ancora più fumetti, per sostenere il mercato del animazione si deve fare più animazione e per sostenere il mercato dei videogiochi si deve fare più videogiochi, ed al di fuori del Isekai, penso che sia proprio il videogioco l'esempio più evidente, avrete sicuramente in mente una casa o serie videoludica i cui primi titoli erano belli, ma poi hanno fatto un sacco di giochi e poi è diventata mediocre.
Penso di aver chiarito di come la popolarità del Isekai lo stia in realtà distruggendo in primis, il termine scelto, popolarità, però ne accentua anche le potenzialità, infatti molti finiscono per guardare un Isekai ed ad apprezzarlo, ma poi vedendo i restanti raggelano disprezzandone il Sottogenere e considerando come eccezione quello che gli è piaciuto, oppure hypandossi (eccitandosi) cominciando ad amare incondizionatamente tutto senza senso critico, divulgandone o attribuendogli caratteristiche non appartenenti, ad esempio l'invincibilità dei protagonisti, comunque questo paia di casi presentatosi sono degli estremi e generalmente non sono una norma, ma sono quelli che fanno più rumore e portano la gente ad allontanarsi (morale, abbiate più senso critico su quel che fate, cit. uno che sta scrivendo un Apologia Isekai).

Escapismo, l'ultima parte del paragrafo precedente in realtà mi serviva come aggancio per venire naturalmente a questo tema delicato, ovvero l'Isekai ha come tema principale l'escapismo, ora, ogni Genere narrativo ha un tema di fondo, che ce ne si accorga o meno, tornando a quelli nominati già in precedenza il Fantasy moderno ha come tema il progresso (dove la magia rappresenta il rapporto con quest'ultimo), il Supereroistico con l'eroismo (sì, alcun sono scontate, ma se ci si concentra su questi ultimi ci si può sorprendere, ad esempio pensate a uno scontro tra supereroe e supermalvagio che vi piace, ed ora uno che non vi piace, quello che non vi piace è probabilmente senza eroismo), Horror è terrore (rapporto non da poco, controintuitivo, perchè voler avere paura?) ed anche l'Isekai ha questo tema, ovvero l'escapismo.
In tempi moderni si sente più spesso parlare del escapismo in ambiti come gli hobby (passioni, interessi e passatempi) ed per certi versi è effettivamente una piaga, ma come la maggior parte delle cose non lo è intrinsecamente; l'escapismo è la fuga dalla realtà e può avvenire in molteplici maniere, fumetti, animazione, videogiochi, ma anche letteratura, televisione, sesso, droga, ogni cosa che possa intrattenerci è in grado di farci allontanare, distrarre, dimenticare la realtà ed questo non è per forza un male, lungi da me renderlo un trattato sociale, ma in una società così stressante e alienante o si trova qualcosa di più concreto o non rimane come altra soluzione l'escapismo.

Ovviamente l'escapismo non è una soluzione, nel caso di problemi è sempre meglio consultarsi con uno specialista, NON sottovalutate ma la vostra salute, fisica o mentale che sia.

Tornando al tema del escapismo, l'Isekai parla sempre di quello, è l'unico tema comune tra tutti gli Isekai, il come lo affronta però diverge a seconda del opera, ci sono opere che danno conforto attraverso esso appagando il desiderio dello spettatore, o altre che fanno affrontare la difficile realtà in un Mondo sì diverso, ma il cui protagonista non lo è, in tutti i casi, finire in un luogo differente è la Chiamata al avventura più classica per l'eroe.
In una evoluzione del Sottogenere possiamo notare che i primi titoli Isekai si focalizzavano su quest'ultimo confronto dove un dopo aver mostrato alcune difficoltà nella vita precedente la Protagonista (in origine erano più gli Shojo, ovvero opere indirizzate per lo più a un pubblico femminile a essere Isekai) finisce nel altro Mondo dove riscontra altre difficoltà che lo portano poi a crescere e maturare per poi tornare e riuscire ad superare anche le prime presentate (o comunque una forma di esse) in una rappresentazione delle più classiche del viaggio monomito.
Ad oggi invece la situazione si è ribaltata risultando più popolari le opere che appagano i desideri dei lettori con il Protagonista che repudia la sua vita precedente, in tal senso in molteplici casi dove si preferisce la reincarnazione come metodo di passaggio da un Mondo al altro, questa forma infatti da per assodato l'ineluttabilità del ritorno al proprio Mondo di origine, ma i singoli elementi e ciò che possono rappresentare è meglio lasciarli a un altro post/articolo.
C'è da precisare che una autore che scrive un opera di un determinato Genere non è detto che lo faccia per affrontare il tema che sta alla base, è più un estrapolare del contenuto ed allo stesso tempo si possono affrontare tali temi anche direttamente, ad esempio un opera molto famosa che ha l'escapismo come tema senza essere per ciò un Isekai è la saga di Harry Potter.
Il fatto che si affrontino o accettino queste tematiche questo non dovrebbe essere una discriminante su un opera, in quanto rimangono tratti visceralmente umani e la critica su essa risulterebbe un po' ipocrita, dichiarare che sarebbe un incentivo al escapismo è deleterio in quanto si ignorerebbe l'effetto catartico, invero invece sarebbe fare una dovuta critica sul rapporto con esso, le ragioni per cui usufruiamo dei media e del intrattenimento dove con l'eccesso vivremmo l'escapismo.
Quindi è da non confondere l'escapismo come tematica e come pratica (sono stato un po' drammatico nel ultima parte, ma mi risulta più semplice esporre così la differenza, che altrimenti risulterebbe piena di ripetizioni confusionarie) e allo stesso tempo il come viene trattaco come tema non si propone solo di una contrapposizione di accettazione o confronto e che spesso è tira e molla tra i due.

Semplicità, ed è questa l'ultima parte prima di tirare le somme sugli Isekai, ed questa è che sono semplici, non solo il Protagonista che finisce in un altro Mondo crea facilmente confitto che genera la storia, ma questa getta immediatamente tutte le basi in modo chiaro e accattivante ed è facilmente applicabile da chiunque, non a caso molti contenuti spin off (seguiti non inerenti alla storia principale) o fancontent (ovvero prodotti creati dagli appassionati) sfociano nel Isekai (secondo una ricerca approssimativa circa il 12%, ovvero 1/8 dei contenuti di questi tipi) soprattutto i crossover (storie di serie differenti che si incrociano, spesso non canonici).
Non ostante il termine semplicità è uno di quelli più intuitivi c'è da confutare un punto, ovvero che anche se gli Isekai sono definibili semplici questi possano avere una struttura complessa, al di là delle implicazioni di viaggio tra i Mondi che può andare dal magico, soprannaturale, mitico e o pseudo scientifico, ma il confronto tra il Protagonista e il Mondo e quello che rappresentano, possono invero più complessi.
Anche questo è un contenuto che voglio approfondire in futuro quindi per ora sarò semplicemente esemplificativo, ma il Protagonista è rappresentante del suo Mondo di origine in contrapposizione al altro Mondo, nella versione più stereotipata possibile possiamo trovare l'avventura dove nel Mondo d'origine questa non è presente, ma nel altro invece sì, ora sia che il Protagonista accetti di andare al avventura si invece rifiuti ci racconta qualcosa, nel primo il Protagonista non è in accordo con il suo Mondo di origine dove manca l'avventura quindi sarà probabilmente entusiasta, nel secondo invece il Protagonista coincide con il Mondo di origine e sarà riluttante al idea di andare al avventura, ed questa contrapposizione può essere applicata a tutto quello che il Protagonista incontra.
Se ben fatto questo può diventare anche una forma di critica più profonda e facilmente assimilabile ed il punto su questa parte si può sintetizzare intendendo che la semplicità non indica direttamente se qualcosa sia ben fatto o meno e che questo sta alla consapevolezza che ci mette un autore in quello che fa, che in una corsa alla popolarità viene quasi nulla proprio per una incomprensione su cosa sia di base la semplicità che porta alla idea che possa essere fatto senza impegno.

Quindi gli Isekai hanno ancora molte possibilità come Sottogenere ed in quanto tale ci sta che possano piacere o meno, ma per via di molti luoghi comuni che si stanno sviluppando introno la nomea di questi siano per affrontare, se non proprio vivendo una crisi.

Vi ringrazio per la lettura, vi invito a farmi sapere cosa nel pensate, ed nella speranza di offrivi altri contenuti a riguardo in futuro (se non proprio provare a creare il mio Isekai o leggere i vostri!) io vi auguro una buona giornata. 

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